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Marzo, il mese delle WikiDonne

A marzo, periodo in cui si festeggia il Women’s History Month e ricorre la Giornata Internazionale della Donna, si svolgeranno numerosi eventi per evidenziare il prezioso contributo delle donne agli avanzamenti sociali, economici e politici della società contemporanea e ricordare le azioni violente e discriminatorie di cui sono state e ancora sono oggetto, perché non si ripetano.
Non mancherà il contributo dello User Group italiano WikiDonne con il suo WikiDonne roadmap, programma di eventi volto a ridurre il gender gap che figura tra gli 11 progetti recentemente selezionati e finanziati da Wikimedia Foundation.
Nel mese di marzo 2018 le WikiDonne promuoveranno diverse maratone di scrittura in più città d’Italia che si inseriscono nel quadro della campagne internazionali Art + Feminism e WikiGap, finalizzate rispettivamente a evidenziare il contributo delle donne nel mondo dell’arte e arricchire o creare biografie “al femminile” nelle diverse edizioni linguistiche di Wikipedia.
I due appuntamenti italiani di WikiGap – iniziativa lanciata da Wikimedia Svezia e dal Ministero degli Affari Esteri svedese – si terranno proprio nella Giornata della Donna, l’8 marzo: a Milano, in collaborazione con l’Ambasciata di Svezia, l’Università degli Studi di Milano e SWEA (Swedish Women’s Educational Association) i partecipanti creeranno e arricchiranno biografie di scrittrici svedesi nella versione di Wikipedia in lingua italiana; a Roma invece, sempre in collaborazione con l’Ambasciata svedese, si lavorerà alla pubblicazione su Wikipedia in inglese di voci sulle 25 imprescindibili italiane.
Quest’ultimo evento fa anche parte delle iniziative Art + Feminism, così come la maratona che si terrà il 9 marzo alle Gallerie degli Uffizi di Firenze in cui si scriveranno voci mancanti e saranno integrate le informazioni su quadri presenti nel museo e sulle artiste inserite nel catalogo Autoritratte.
Il 17 marzo sarà la volta della Biblioteca Nazionale di Napoli con un’editathon focalizzata sulla scrittura di voci riguardanti pittrici e miniatrici del Seicento/Ottocento europeo.
La campagna Art + Feminism continuerà poi a Venezia il 21 e 28 marzo ed il 6 aprile presso la Biblioteca dell’area linguistica dell’Università Ca’ Foscari (BALI), mentre il 24 marzo sarà la volta della Cittadella Politecnica di Torino con un editathon su artiste al femminile che si svolgerà nell’ambito dell’evento Merge-it dedicato alle comunità open in Italia.  Altri eventi ancora in corso di definizione si svolgeranno anche nelle città di Padova e Potenza.
WikiDonne d’Italia, avete l’imbarazzo della scelta: e non dimenticate di coinvolgere le quote azzurre!

Camelia Boban, co-fondatrice dello User Group WikiDonne

Nell’immagine: Una delle editathon organizzate nel 2018. Foto di Marta Arosio.

6 Comments

  1. Ennio Pittureri ha detto:

    Conoscevo Wikipedia enciclopedia che consulto regolarmente, non sapevo di queste belle iniziative. Sono contento di essermi associato e nel mio piccolo sosterrò Wikipedia. Il lavoro culturale che nasce dalla sensibilità e passione è quello che da i migliori risultati. Ho conosciuto tanti autori ma i più nobili erano sorretti da altruismo e passione . Questo fa fare grandi cose . Il nostro paese può crescere se tanti di noi a dispetto di politici ignoranti si rendono portatori del sapere . Grazie di esserci ogni piccola luce fa accendere un faro .

  2. Ennio Pittureri ha detto:

    Oggi apre il salone del libro di Torino ed confortante che abbia resistito per 31 anni. Ricordo le aspettative del primo salone dove partecipai fra smarrimento ed entusiasmo. Da allora purtroppo l’editoria si è concentrata in pochi grandi gruppi che hanno costituito le loro catene di librerie e pubblicano troppi libri inutili . Se pensiamo che in Italia escono circa 63.000
    libri all’anno è evidente che non possono trovare lettori in proporzione. Si è sempre parlato di educare il lettore , oggi mi permetto dire che occorre “ educare “ anche l’editore con scelte più consapevoli ed evitare di pubblicare i libri di chiunque acquisti visibilità. Popolarità non significa essere scrittori ! In libreria vedo libri che dopo un giorno vanno già in resa all’distributore ,
    I lettori calano i titoli aumentano , con quale logica e beneficio per la cultura? Mi sembra un eccessivo spreco di carta il cui unico conforto è che andando al macero viene riciclata ! Con questo un evviva ai buoni libri e ad ogni mezzo di diffusione.

  3. Ennio Pittureri ha detto:

    Ho visto su Internet la conferma di chiusura del Salone del libro, che dire ? Dirigenti e autorità felelici e compiaciuti del seccesso per presenze 118/120 mila circa poco più degli anni precedenti , di cui molte scolaresche che non acquistano libri . Se consideriamo che questa è la 31 edizione e che in questi 30 anni il Salone non ha aumentato il numero di lettori forse qualcosa va cambiato ! Oggi le forme di comunicazione sono sempre più evolute , se pensiamo che programmi TV di poco successo arrivano almeno ad un milione di spettatori e programmi di cultura come quelli fatti da Albeto Angela e suo padre Piero superano i 5.milioni il raffronto con i numeri del Salone sono irrisori . È ciò che è successo con l’evento di Wikipedia mai enciclopedie sono state così consultate , ,finalmente alla portata di tutti.
    Oggi questi “ piccoli “ Saloni sono anacronistici , confermato anche dal fatto che la maggioranza degli editori non recuperano le spese . Se poi enti pubblici o grandi sponsor vogliono continuare così possono farlo a loro spese e invitando gli editori gratuitamente. L’unico Salone che ha un senso è quello di Francoforte dove avvengono acquisizioni di diritti ed è un modo per rivedersi fisicamente fra colleghi. Va anche qui considerato che ormai molti scambi di diritti o coedizioni avvengono sempre più fuori dal Salone di Francoforte. In sostanza i nuovi mezzi di comunicazione tendono a vanificare questi saloni , pur confermando che un salone internazionale come Francoforte è l’unico che ha un senso
    Ennio Pittureri

  4. Ennio Pittureri ha detto:

    Oggi il buon senso ha prevalso sul diritto d’aautore , riconoscendo a wkikipedia di essere esentata essendo stata riconosciuta l’utilità sociale e culturale , senza fini di lucro alla nostra enciclopedia. Ne sono felice , pur consapevole che il lavoro dell’ingegno va pagato. Ma pur facendo l’edItore nessuno ha mai fatto ciò che è la nostra enciclopedia per la cultura. Col grande merito di aver “ costretto “ anche la Treccani ad essere disponibile in rete . È un altra vittoria per la nostra cultura e civiltà.

  5. Camelia Boban ha detto:

    Purtroppo non ha prevalso il buon senso. Oltre ai filtri che confondono la salsa ai frutti di bosco con il sangue, etichettando l’immagine come violenta e censurandola, non ha saputo dare una buona legge sul copyright che fermi i giganti come la Sony Music che considera sua la musica di Bach e Google a cui basta digitalizzare un’opera del ‘600 (del Pubblico Dominio) per mettere sopra il watermark. Triste, ma forse dovremo aspettare altri 20 anni, ormai sarà compito dei nostri figli.

  6. Ennio Pittureri ha detto:

    Voglio tornare sul salone del libro di Torino, per una ragione molto semplice, il nuovo direttore sarà un notaio di Torino, persona più che meritevole, descritto come appassionato del libro e della cultura. La domanda è ma cosa c’entra questo signore con l’editIria fatta da tanti piccoli editori che artigianalmente fanno ciò che per ragioni di mercato non fanno i grandi gruppi?
    Il salone del libro è più una vetrina per loro che non hanno una distrazione capillare ne catene di librerie . L’interesse per il salone è più per vedere questi libri che raramente hanno visibilità!
    Perché questi editori per lo più colti e preparati non sono chiamati alla presidenza della loro manifestazione? Poi ovviamente fanno parte i soliti politici locali che traggono visibilità dalla manifestazione a spese degli editori.
    È un vizio italiano che si verifica anche in politica dove si affidano ministeri a persone che raramente hanno competenze sulla materia del ministero. Gridarlo per il salone del libro non cambia niente, resta questo grido soffocato nell’etere.
    Ennio Pittureri